Guerra commerciale 2.0: le opportunità di investimento nel mandato Trump

La situazione della guerra commerciale

Trading Modern

2/6/20254 min leggere

Negli ultimi anni, la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina si è trasformata in uno dei principali fattori di instabilità economica globale, andando ben oltre la semplice imposizione di dazi. Si tratta di una competizione strutturale che coinvolge tecnologia, sicurezza nazionale e ridefinizione delle supply chain, con impatti significativi sui mercati finanziari. Comprendere i driver di questa rivalità e individuare le giuste strategie di investimento può offrire opportunità interessanti in un contesto di profonda trasformazione.

Uno degli elementi chiave alla base di questo scontro è il persistente squilibrio commerciale tra le due economie. Gli Stati Uniti registrano da decenni un deficit con la Cina che ha superato in più occasioni i 300 miliardi di dollari annui, spingendo Washington ad adottare una politica protezionistica volta a riequilibrare la bilancia commerciale. Tuttavia, questa guerra non si gioca solo su dazi e restrizioni, ma anche sulla leadership tecnologica. Il settore dei semiconduttori, il 5G, l’intelligenza artificiale e il quantum computing rappresentano ambiti cruciali per il futuro economico e strategico di entrambe le nazioni. Gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni sulle esportazioni di tecnologia avanzata alla Cina, con l’obiettivo di rallentare la crescita di aziende come Huawei e SMIC, cercando di mantenere il proprio primato in settori critici.

Parallelamente, si assiste a una profonda ristrutturazione delle catene di approvvigionamento globali. Molte aziende occidentali stanno diversificando la produzione per ridurre la dipendenza dalla Cina, favorendo paesi come Vietnam, India e Messico. Questo fenomeno, noto come reshoring o friend-shoring, ha spinto le multinazionali a rivedere le proprie strategie logistiche e di produzione, generando nuove opportunità per le imprese attive nel settore dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture.

Un altro elemento che rende la guerra commerciale ancora più complessa è il crescente peso delle considerazioni legate alla sicurezza nazionale. Gli Stati Uniti hanno intensificato il controllo sugli investimenti cinesi in settori strategici, bloccando acquisizioni ritenute rischiose per la sicurezza nazionale. La Cina, dal canto suo, ha risposto adottando normative per limitare la fuga di dati e proteggere i propri asset tecnologici. A tutto questo si aggiunge la dimensione geopolitica, con tensioni su Taiwan e il Mar Cinese Meridionale che contribuiscono a rendere il quadro ancora più instabile. La Cina sta inoltre promuovendo una strategia di de-dollarizzazione, incentivando l’uso dello yuan digitale per ridurre la dipendenza dal sistema finanziario occidentale, con possibili ripercussioni sugli equilibri monetari globali.

Con l'insediamento di Donald Trump per il suo secondo mandato nel gennaio 2025, le tensioni commerciali hanno subito un'ulteriore accelerazione. Il presidente Trump ha annunciato l'imposizione di dazi del 25% sulle importazioni da Canada e Messico, e del 10% su quelle provenienti dalla Cina. Queste misure mirano a riportare la produzione manifatturiera negli Stati Uniti e a esercitare pressione su questi paesi per affrontare questioni come l'immigrazione illegale e il traffico di droga.

In risposta, il Canada ha minacciato di imporre dazi di ritorsione su prodotti statunitensi, mentre la Cina ha annunciato tariffe aggiuntive del 15% su carbone e gas naturale liquefatto provenienti dagli Stati Uniti.

Queste dinamiche hanno intensificato le tensioni commerciali, con potenziali ripercussioni sulle catene di approvvigionamento globali e sui prezzi al consumo.

Quali Asset da Monitorare per Trarre Vantaggio dal Nuovo Scenario?

In un contesto di crescente rivalità economica tra Stati Uniti e Cina, è fondamentale individuare asset in grado di beneficiare delle trasformazioni in atto. Tra le opportunità più interessanti vi sono:

  • Aziende legate alla rilocalizzazione della supply chain
    Con l’aumento della produzione fuori dalla Cina, il Vietnam e l’India stanno emergendo come alternative strategiche. Aziende manifatturiere come Vingroup e Tata, insieme ai grandi player della logistica come UPS, FedEx e Maersk, potrebbero trarre vantaggio dalla crescente domanda di nuove infrastrutture produttive.

  • Settore dei semiconduttori
    Il blocco alle esportazioni verso la Cina favorisce i produttori occidentali di chip avanzati, come TSMC, NVIDIA, ASML e AMD. Le restrizioni su Huawei e SMIC, inoltre, potrebbero portare a una maggiore crescita per le aziende americane ed europee nel settore dei semiconduttori.

  • Industria manifatturiera e automazione negli USA
    Il possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca potrebbe incentivare la produzione domestica attraverso sgravi fiscali e tariffe doganali punitive sulle importazioni cinesi. Aziende come Rockwell Automation, Honeywell e Caterpillar potrebbero beneficiare direttamente di questi incentivi.

  • Cybersecurity e Intelligenza Artificiale
    L’intensificazione della guerra tecnologica spingerà entrambe le nazioni a rafforzare la propria sicurezza digitale e a investire massicciamente nell’intelligenza artificiale. CrowdStrike, Palo Alto Networks e Palantir sono tra le società meglio posizionate per trarre vantaggio da questo scenario.

  • ETF Tematici
    Per chi preferisce una diversificazione più ampia, gli ETF come VanEck Semiconductor ETF (SOXX) per i semiconduttori, Global X Lithium & Battery Tech ETF (LIT) per i materiali critici e VanEck Vietnam ETF (VNAM) per il mercato emergente vietnamita offrono un’esposizione interessante ai trend in corso.

  • Asset Rifugio
    La volatilità geopolitica e il rischio di un’escalation nelle tensioni tra le due superpotenze rendono essenziale la presenza di asset difensivi nei portafogli. Oro e argento restano strumenti di copertura affidabili, mentre il franco svizzero e lo yen giapponese possono rappresentare valide alternative in periodi di turbolenza. I Treasury statunitensi a lunga scadenza, infine, continuano a essere una scelta difensiva in caso di instabilità prolungata.

La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina rappresenta una ridefinizione strutturale degli equilibri economici globali. Il secondo madato di Trump ha intensificato queste dinamiche, creando sia sfide che opportunità per gli investitori. Un'analisi attenta e un posizionamento strategico nei settori emergenti possono offrire rendimenti interessanti nel medio-lungo periodo.