37.000 nuovi posti? Il mercato del lavoro sorprende (negativamente) Wall Street

Trading Modern

6/4/20252 min leggere

Il rapporto ADP di maggio frena le aspettative: solo 37.000 nuovi occupati nel settore privato

Il dato ADP pubblicato oggi, 4 giugno 2025, ha mostrato un’espansione minima dell’occupazione nel settore privato statunitense, con soli 37.000 nuovi posti di lavoro, ben al di sotto delle aspettative degli analisti fissate a 111.000. Il risultato, inoltre, rappresenta un ulteriore rallentamento rispetto ai 60.000 posti registrati nel mese precedente.

Un tale scarto rispetto al consensus non può passare inosservato. Soprattutto considerando che il dato ADP viene rilasciato solo due giorni prima del più atteso rapporto ufficiale del Bureau of Labor Statistics sui Non-Farm Payrolls (NFP), previsto per venerdì.

Segnale di raffreddamento economico?

L’ADP, che misura l’occupazione sulla base delle buste paga delle aziende private, è spesso utilizzato come indicatore anticipatore dei NFP. Tuttavia, il dato di oggi rappresenta un campanello d’allarme. La lettura particolarmente debole suggerisce che le imprese statunitensi stanno rallentando il ritmo delle assunzioni, probabilmente in risposta a un contesto macroeconomico incerto, caratterizzato da:

  • Stretta monetaria prolungata

  • Domanda in rallentamento

  • Tensioni geopolitiche e commerciali

Secondo quanto riportato da MarketWatch, questo andamento potrebbe riflettere un atteggiamento più cauto da parte delle imprese, in attesa di segnali più chiari dal ciclo economico.

Effetti sul mercato: cautela sull’S&P 500

I futures sull’S&P 500 hanno reagito al ribasso poco dopo la pubblicazione del dato, riflettendo la preoccupazione degli investitori per un possibile rallentamento dell’economia. La correlazione tra il mercato del lavoro e la fiducia degli operatori è ben nota: un raffreddamento eccessivo potrebbe alimentare timori recessivi, pur aprendo a scenari di politica monetaria più accomodante da parte della Federal Reserve.

Se anche i NFP dovessero confermare questa direzione, la narrativa potrebbe rapidamente spostarsi da “atterraggio morbido” a “indebolimento strutturale”, con conseguenze dirette su asset rischiosi come azioni e materie prime.



ADP e NFP: una relazione imperfetta

È però doveroso sottolineare che il rapporto ADP non è sempre un predittore affidabile dei NFP. Negli ultimi due anni, le analisi statistiche hanno rilevato una correlazione moderata, con un coefficiente pari a 0,43 escludendo i valori anomali (outlier) e 0,55 utilizzando medie mobili su due mesi.

Questi numeri dimostrano che, pur esistendo una tendenza generale condivisa, i due rapporti possono differire in maniera significativa. Le differenze principali sono dovute a:

  • La fonte dei dati: ADP si basa su dati reali di buste paga nel settore privato, mentre i NFP si fondano su sondaggi condotti presso aziende e agenzie pubbliche.

  • La copertura: ADP include solo il settore privato, mentre i NFP comprendono anche il settore pubblico.

  • La tempistica: ADP viene pubblicato due giorni prima dei NFP, rappresentando un indicatore anticipatore ma non sempre preciso.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni

Il dato ADP di oggi non è un buon segnale per chi sperava in una continuazione del trend di ripresa robusta del mercato del lavoro. Tuttavia, solo il report ufficiale sui NFP potrà dare un quadro più completo. In caso di conferma del rallentamento, i mercati potrebbero iniziare a prezzare un taglio dei tassi già da settembre, modificando radicalmente l’outlook 2025.

Nel frattempo, l’S&P 500 resta sotto osservazione, in attesa di una direzione più chiara. Il dato odierno rafforza una sola certezza: l’incertezza regna sovrana. E in mercati così sensibili, anche 70.000 posti di lavoro mancati possono fare la differenza.